Ma vi rendete conto a che punto siamo arrivati?
Domenica mattina eravamo in cucina, mio figlio ed io, quando nel mezzo della nostra conversazione mi dice che lui pensa di essere razzista...
E' una affermazione assurda detta da un ragazzino che, dall'asilo fino alle attuali medie, ha frequentato classi dove erano i bimbi martinsicuresi ad essere quasi in minoranza, e che ha sempre avuto ottimi rapporti con tutti. Ora però, nella sua classe, c'è un ragazzo di 15 anni, Z., che gli ha insinuato questo "tarlo" nella testolina. Z. è un ragazzo problematico, con problemi familiari: così ci è stato descritto dai professori. Ha bisogno di un sostegno in classe, che non sempre ha per mancanza di fondi, disturba pesantemente le lezioni, non ha rispetto per i professori e per i compagni di classe, è un bullo....
Addirittura, abbiamo saputo che verso fine anno, ha portato in classe il telefonino con immagini porno che ha mostrato ai ragazzini, e che ha minacciato pesantemente chi ha denunciato la cosa al prof di turno, spaventandolo non poco.
In un'altra occasione, ha puntato il compasso alla gola di un compagno di classe (non ricordo il motivo di questa reazione), e lo ha poi minacciato fuori dalla scuola con un coltello...
Per inciso, nonostante tutto ciò e tutte le lamentele di noi genitori, ci dicono che non si può fare niente per allontanarlo dalla classe (????).
Tornando a me e a nmio figlio, ho dovuto spiegargli e fargli accettare il fatto che l'avversione che lui prova nei confronti di Z., non è una questione di sentimento razzista, non è un problema di colore di pelle, ma una non accettazione del suo comportamento: che se al suo posto ci fosse stato un ragazzino di Martinsicuro, che si fosse comportato allo stesso modo, lui non l'avrebbe accettato lo stesso...
Ma vi pare normale tutto ciò?