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lunedì 13 settembre 2010
Come ravvivare un anonimo costume nero...
Bella questa natura morta, vero? Più che morta, io la trovo molto solare questa frutta...
E che dire invece di questo "insulso" costume intero, acquistato a soli 6 euro qualche estate fa?
...E che dire: diciamo che forse forse, ha bisogno di una bella ravvivata, no?
E' qui che mi viene in aiuto la mia frutta. Dovete sapere che questa faceva bella mostra sul top del due pezzi di Parah (altro che 6 euro...) che indossavo più di vent'anni fa. Col passare degli anni, la maglina del top e dello slip hanno iniziato a cedere, tanto che ad un certo punto non è più stato possibile indossarlo: l'unica cosa che è rimasta intatta e luminosa è stata l'applicazione con la frutta. Quindi, prima di buttare il costume, ho ritagliato l'applicazione e l'ho messa da parte.
Quando ho avuto tra le mani il monopezzo nero, la prima cosa che ho pensato è stato come utilizzare la mia frutta per farlo più bello...Considerando l'arrotondatura che seguiva lo scollo del top, l'unico posto adatto a posizionare l'applicazione è stata la sgambatura. Quindi l'ho rovesciato e l'ho imbastito seguendo la forma del costume, coprendo dal davanti fino al fianco. Ho cucito tutto con la macchina usando il punto zig-zag elastico e, per terminare, ho ricamato perline e baguettes in tinta sulla frutta.
Ecco il costume finito, che così è diventato proprio tutt'altra cosa.
Perciò, mi raccomando: mai buttare nulla che ci potrebbe tornare utile in futuro!!!
mercoledì 8 settembre 2010
Nell'attesa di creare qualcosa di nuovo...borsa e ballerine abbinate
A volte non riesco a resistere all'attrattiva del colore, e così ho acquistato la borsa a fiorelloni multicolor e poi, a distanza di giorni, delle ballerine verdi comodissime e perfette da abbinarvi. Peccato non averle trovate lilla...
Ma sono solo io che "oso" così, a quarantaquattro anni suonati, o qualcuna di voi mi fa compagnia?
sabato 4 settembre 2010
Lodi, lodi, lodi al Mastro Fabbro per hobby!
Dopo tre anni dall'aver costruito la ringhiera dell'ingresso, l'opera è destinata a compiersi.
Vale a dire che Giò si è deciso a fare il cancelletto che la deve completare...
Con tutti i pezzi di ferro e gli attrezzi del caso (vale a dire moletta, saldatrice e trapano), la fatica ha inizio...
E allora si mola...
Si salda...
Si assemblano i pezzi...
Si posiziona il cancello per controllare il lavoro...
Si aggiunge un manufatto predisposto per la serratura...
Si avvita la scatola della serratura e...
...dopo averlo dipinto, ecco il risultato finale!
Descritto così, sembra una passeggiata, ma per costruire questo cancelletto abbiamo impiegato una giornata intera. E dico "abbiamo" perchè se Giò è il Mastro Fabbro, io sono l'Apprendista Assistente Fac-Totum...
venerdì 3 settembre 2010
Una coppia di tendine per la cucina, da fare velocemente / DIY
Oramai lo sapete: la finestra della mia cucina a Sant'Elena Sannita è di dimensioni ridotte. Per me è una bellezza, perchè posso cucire le tendine veramente in fretta ed anche con un costo irrisorio.
Quelle che vi sto mostrando ora, ad esempio, mi sono costate poco più di 3 euro...
mercoledì 1 settembre 2010
Dovranno vederlo anche loro
Per "loro" intendo i miei figli...
Ieri sera, mentre loro giocavano alla PS3 con un amico, io ho visto questo film trasmesso da Canale 5.
E' stato veramente un pugno allo stomaco, un crescendo di emozioni angoscianti, un immedesimarsi con terrore nei genitori protagonisti.
Non che questo mondo mi sia sconosciuto: ho iniziato da piccolina ad esserne condizionata, "grazie" ad un fratello di mio padre che, ultimo di cinque figli ed unico fortunato a non dover andare a lavorare prestissimo come gli altri, ma a poter frequentare la scuola, ha pensato bene di rovinarsi e rovinare la vita di tutti noi familiari, con la droga... Letteralmente, un pioniere nel mio paese.
Per questo motivo ho sempre cercato di spiegare loro le cose, per quello che può servire (e lo dico con amarezza...) anche facendo riferimento alla mia esperienza personale passata e facendoli partecipi di quelle recenti. Mi riferisco alla morte di uno splendido ragazzo della mia famiglia, che un anno fa ci ha lasciato.
Un viso d'angelo con gli occhi dalle lunghe ciglia scure abbassate per sempre, coricato in uno stretto e lungo letto di legno dal quale non si sarebbe più alzato... E l'angoscia di vedere sovrapporsi la visione, sfocata dalle lacrime, del suo volto con quello di mio figlio coetaneo.
Una cosa è certa: siamo impotenti. Nonostante tutto ciò che potremmo dire o fare, sono loro che decidono, che vivono le situazioni lontano da noi, che faranno leva sul loro carattere forte, se sono fortunati ad averlo, o che si faranno condizionare irrimediabilmente da qualche pseudoamico.
E credo che fargli vedere questo film non potrà che farli riflettere; e nemmeno noi genitori siamo esonerati dalla riflessione, questo è poco ma sicuro.
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