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lunedì 4 ottobre 2010
Natale? Un'idea a filet ed una a punto croce!
sabato 2 ottobre 2010
Una lunga e versatile balza argentata all'uncinetto per una sciarpa ad anello
Oggi parto da questo bel fiore, tutto lamè argento con decorazione centrale, per mostrarvi una "specie" di sciarpina lunga lunga lunga.....
E' tutta lavorata all'uncinetto 3,5 con punto catenella, mezzo punto alto e punto altissimo. Naturalmente ho lavorato a mano libera, come mi capita spessissimo.
Per essere più precisa, ho iniziato con il filo nero facendo una catenella molto lunga, poi ho lavorato con la mezza maglia bassa ed infine ho iniziato con il lamè argento facendo tre maglie alte in ogni maglia di lana nera. Terminata la lavorazione a tre, e ce n'è voluta..., ho fatto una maglia altissima per ogni maglia che avevo. Naturalmente è venuta fuori una sottile sciarpa a spirale. Per eliminare l'effetto spirale ed ottenere quello a balza, ho ripreso il lavoro dalla parte iniziale della maglia nera aggiungendo altri giri ed utilizzando anche una lana nera con il filo argentato già inserito.
Alla fine ho cucito insieme i due capi della sciarpina, ottenendone una specie di lunga collana. Per renderla più particolare, ho creato una spilla rivestendo un cerchio metallico con lo stesso lamè e aggiungendovi un bottoncino rivestito di stoffa nera. Anche il fiore di strass è un bottoncino, al quale ho tolto il gambo prima di attaccarlo con il silicone. Dietro ho incollato la spillina e così ho fatto l'abbinamento!
Ora, ciò che mi delizia di più è mostrarvi la versatilità di questa sciarpa...
Che ne dite, non la trovate camaleontica? Avete visto in quanti modi la si può indossare?
Prendete spunto, se volete, perchè è veramente semplice da fare; l'unica cosa è che le maglie da lavorare non terminano mai......
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mercoledì 29 settembre 2010
Centrini e bordi a filet
Oggi ho scelto delle forme con angoli a punta, perchè un'amica deve sostituire gli angoli di un cuscino...
Spero che questi schemi possano esserle di aiuto per trarne il disegno giusto per la riparazione. Se così non fosse, basta avvisarmi e cercherò ancora...
Gli schemi dei centrini sono tratti da Rakam. Il servizio dice anche che questi schemi sono perfettamente riportabili a punto croce...
I bordi seguenti sono invece tratti da Uncinetto Facile.
martedì 28 settembre 2010
Fantasmini per Halloween a punto croce e borsette per i dolcetti
I fantasmini a punto croce accompagneranno i bimbi alla ricerca dei golosi dolcetti durante la notte di Halloween...
domenica 26 settembre 2010
'La solitudine dei numeri primi', tra libro e grande schermo
Restavano poche ore, mercoledì scorso, prima che io e le mie due amiche ci sedessimo sulle comode poltroncine del Palariviera e iniziassimo a vedere il film di Saverio Costanzo "La solitudine dei numeri primi", tratto dall'omonimo romanzo di Paolo Giordano .
Poche ore in cui la curiosità mi ha portata ad iniziare a leggere i primi capitoli del romanzo, preso in prestito, così, giusto per capire cosa sarei andata a vedere, per conoscere in anticipo i protagonisti della storia...
Strano per me, perchè solitamente mi capita di vedere un film dopo averne letto la versione scritta.
I primi capitoli li ho letteralmente "bevuti tutti d'un fiato". Coinvolgente il modo di scrivere di questo autore, a volte crudo nella rappresentazione della realtà, a volte così profondo nel farti partecipe dei pensieri nascosti di Alice e Mattia.
E nel buio della piccola sala, punteggiata qua e là dall'esiguo numero di spettatori che possono trovarsi al cinema in una sera di mercoledì, ho pensato che forse non avrei dovuto iniziare a leggere il romanzo per nessun motivo...
Perchè già dall'inizio, mi sono fatta condizionare dalla breve lettura pomeridiana. E, alla fine,devo dire che è stata una proiezione che non mi ha coinvolta più di tanto, io che prima di uscire avevo preso due pacchetti di fazzoletti per ogni evenienza... L'ho visto quasi come un "documentario" del disagio dei due bimbi prima e dei due adulti poi, causato dai comportamenti assurdi dei genitori; in effetti, la pellicola non è riuscita a coinvolgermi più di tanto.
E secondo me, la causa di questa mia "freddezza" verso il film è scaturita proprio dall'aver letto l'inizio del romanzo, dall'aver letto i pensieri più intimi dei due bambini, i pensieri gravi dei due giovani, quello che pensavano in silenzio e che non riuscivano a dire e a dirsi tra loro: questo è quello che a mio parere è mancato al film.
Poco fa ho terminato di leggere "La solitudine dei numeri primi"... Sono sempre più convinta che al di là dei cambiamenti nella sceneggiatura di episodi descritti nel libro e di vuoti di tempo e di accadimenti, quello che è mancato di più è stato rendere più umani i protagonisti, non permettere loro di trasmetterci i loro pensieri reconditi: a volte dall'esterno è difficile decifrare ciò che passa per la mente di una persona...
Avete visto il film e non avete letto il libro? Bene, forse è il caso di farlo. Anche per spazzare via quel finale a ghigliottina che ha lasciato me e le mie amiche a guardarci perplesse, con la sala che è passata all'improvviso dal buio alla completa illuminazione, senza che avessimo capito bene che era finita lì...
Questa sembra diretta a me:
..."Alla madre di Alice avevano sospeso le terapie...Alice aspettava soltanto che finisse e non riusciva a sentirsi in colpa per questo. Sua madre viveva in lei già come un ricordo, si era posata come un batuffolo di polline in un angolo, da qualche parte nella sua testa, dove sarebbe rimasta per il resto della sua vita..."
(Cap. 24 pag 156)
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