Tu ancora non esistevi
e io mi infilavo nel mobile della macchina da cucire,
con lo sportello chiuso, al buio,
il grande pedale come cuscino e la ruota con la lunga cinghia a farmi compagnia
Tu eri arrivata
e io ricordo la sicurezza che mi dava nascondermi sotto il mio lettino
e leggere gli adorati fumetti
E poi la mia casetta, costruita con le taniche vuote della benzina
come fossero mattoncini giganti,
odore pungente ma nido rassicurante
Tu stavi crescendo
e io iniziai a scappare sotto il letto, per sfuggire alla sua rabbia, alle sue mani,
alla punizione che mi spettava solo perchè ero la più grande
Scappavo, ma tanto era più grande, più veloce
e riusciva sempre ad afferrare la mia piccola gamba
e a tirarmi fuori di lì
Il tempo passava
e io cercavo sempre di fare la cosa giusta, tanto era la paura
Quando in estate fui chiusa in casa
perchè qualcun'altra aveva fatto qualcosa
Ero in soffitta, ma lui pensava che fossi uscita
e quando mi ha trovata
una bella mano grande e nervosa
mi ha preso per il collo e mi ha appiccicata al muro
Tante sono le cose che ho avuto e che tu mi invidi oggi
L'ultima che ho avuto in più di te
ha quasi distrutto me, la mia famiglia, la vita dei miei figli
Hai ragione, ho avuto tanto più di te...
E forse sarò anche egoista
che se anche si potesse fare
non ti darei mai tutto il di più che ho avuto io
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